Vai al contenuto

La certificazione energetica, il solare termico e le caldaie a condensazione. Italtherm intervista l’Ing. Andrea Ursini Casalena esperto di Green Buildings

ottobre 24, 2012

La settimana scorsa abbiamo parlato ampiamente di certificazione energetica degli edifici e di Energy Audit. Come preannunciato, per approfondire questi aspetti abbiamo rivolto un paio di domande all’Ing. Andrea Ursini Casalena, esperto di “Green Buildings”.

Parlando di certificazione energetica spesso le persone pensano alla coibentazione della casa e meno a strumenti quali il solare termico per l’acqua calda sanitaria o le caldaie ad altissima efficienza quali quelle a condensazione. Ing. Ursini Casalena, secondo Lei questi strumenti quanto sono importanti nella prestazione energetica di un edificio?

Quando si parla di certificazione energetica ci si riferisce prettamente ad una “fotografia” energetica dello stato di fatto di un edificio. Il certificatore energetico, nel redarre correttamente l’attestato di certificazione energetica, deve tra le varie cose indicare possibili interventi di riqualificazione energetica dell’edificio.

Le proposte di intervento, tra l’altro obbligatorie per legge, scaturiscono da un’analisi energetica step by step dell’edificio, aggiungendo miglioramenti successivi sia all’involucro edilizio, sia al sistema di climatizzazione.

Tra questi, gli interventi di coibentazione, quali l’isolamento termico delle pareti esterne e del tetto, piuttosto che la sostituzione degli infissi, sono i primi ad essere considerati dalle persone in quanto, effettivamente, garantiscono gran parte del risparmio energetico ottenibile da una riqualificazione energetica.

Si potrebbe – in via sicuramente esemplificativa  – con l’installazione del solare termico e di una caldaia a condensazione, interventi, dire se è possibile concretamente migliorare di classe energetica e in generale quali sonoi  benefici in termini di prestazioni energetiche?

Proviamo quindi ad analizzare il risparmio energetico ottenibile attraverso la messa in opera di interventi esclusivamente impiantistici, lasciando invariato tutto il resto.

A tal proposito ho eseguito un’analisi energetica di un edificio tipo (As built) di 80 mq in una zona del centro Italia, classe energetica F, ipotizzando la sostituzione della caldaia standard con una a condensazione e poi installando dei pannelli solari termici (10 metri quadrati) da utilizzare per l’acqua calda sanitaria e per il riscaldamento invernale.

Ho messo a confronto i tre casi studio attraverso:

– gli indici di prestazione energetica (per la climatizzazione invernale EPi, per l’acqua calda sanitaria EPacs, e quella globale EPgl)

– metri cubi di metano consumato complessivamente ogni anno

– costo annuo per il metano consumato

– risparmio % sul costo del metano dovuto agli interventi sugli impianti rispetto al caso base.

Dai risultati in tabella, è possibile notare che seppur tali interventi varino la prestazione energetica dell’edificio di una sola classe energetica (da F a E), generano degli importanti risparmi energetici, dal 18% per la caldaia a condensazione e valvole termostatiche, fino al 40% installando anche i pannelli solari termici oltre alla nuova caldaia.

Ringraziamo l’Ing. Ursini Casalena e chiudiamo con una riflessione:

Investire in efficienza e in energie rinnovabili, non solo è ecosostenibile ma è anche un serio investimento economico grazie ai concreti risparmi e… alla rivalutazione dell’immobile

Contattateci per sapere quali sono le migliori caldaie a condensazione adatte alle vostre esigenze e per avere informazioni sull’installazione dei pannelli solari termici .

Seconda immagine del post Credits MyGreenBuildings

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.